Roma, 28 nov. (Apcom) - E' legge il decreto da 8,4 miliardi che fa parte integrante della manovra economica per il 2008. Con 158 sì, 151 no e 1 astenuto il Senato ha approvato definitivamente, in terza lettura, il provvedimento che inizia a redistribuire ai più poveri parte del 'tesoretto' fiscale del 2007. A Natale, quindi, circa 12 milioni di italiani 'incapienti', cioè talmente poveri da non pagare le tasse, troveranno sotto l'albero un 'bonus' da 150 euro. L'assegno, che arriverà con la tredicesima, sarà concesso a ciascun componente della famiglia. Il beneficio, quindi, per un nucleo composto da mamma, papà e due figli salirà a 600 euro.
Per i più poveri arrivano novità anche sulla casa: viene ampliata l'offerta di alloggi popolari e sarà costituita una società 'ad hoc' per la valorizzazione di immobili pubblici con l'obiettivo di rendere disponibili in dieci anni 80 mila case ad affitti super scontati. Una buona parte delle risorse andranno alle infrastrutture, in particolare ad Anas ed Fs, e sono in arrivo novità anche sul digitale: dal 2009 scompariranno le vecchie tv analogiche e il passaggio al digitale terrestre (switch-off) viene posticipato al 2012.
Palazzo Madama, a differenza di Montecitorio, ha licenziato il provvedimento in prima e in terza lettura senza far ricorso alla fiducia. Il primo passaggio ha però fatto tremare l'Unione in più occasioni. Per ben sette volte, infatti, maggioranza e governo sono stati battuti in Aula ed ogni votazione è proseguita sul 'filo del rasoio'. L'incidente più grande è stato il raddoppio del 'bonus' incapienti a 300 euro, subito corretto alla Camera. Pochissime, invece, le modifiche introdotte nel passaggio a Montecitorio dove il governo ha preferito utilizzare la corsia preferenziale del maxiemendamento con voto di fiducia. Alla fine dell'iter parlamentare il provvedimento compostoinizialmente da 48 articoli è lievitato a 69.
Queste le principali misure contenute nel decreto collegato alla Finanziaria.
BONUS INCAPIENTI: arriverà con la tredicesima un 'bonus' di 150 euro per 12,5 milioni di italiani 'incapienti' che hanno un reddito inferiore a 5 mila euro. Vengono stanziati 1,9 miliardi di euro.
PIANO EDILIZIA PUBBLICA: arrivano 550 milioni di euro per l'emergenza sfratti e un piano straordinario di edilizia popolare con lo scopo di ampliare l'offerta di alloggi in locazione a canone sociale per chi è nelle graduatorie dei Comuni. La priorità è per gli sfrattati e le giovani coppie.
80 MILA CASE IN PIU': per far fronte all'emergenza abitativa sarà costituita una società 'ad hoc' per recuperare e valorizzare immobili pubblici a uso abitativo. L'operazione, affidata all'Agenzia del Demanio, consentirà la nascita di 80 mila nuove abitazioni in 10 anni ad affitti super-scontati.
FS E ANAS: vengono stanziate le risorse per le Fs (1,035 miliardi) e l'Anas (215 milioni). Per la Sa-Rc arrivano 80 milioni.
TRASPORTO METROPOLITANO: per il 2007 arrivano 500 milioni per la prosecuzione dei lavori della linea C della metropolitana di Roma. Per Napoli sono previsti 150 milioni, mentre per Milano è autorizzata la spesa di altri 150 milioni per la mobilità sostenibile.
MORATORIA ACQUA: non potranno essere disposti nuovi affidamenti a soggetti privati fino ad una legge organica sul settore sulla gestione delle risorse idriche e dei servizi idrici integrati.
TV DIGITALI: addio vecchie tv. Da aprile 2009 potranno essere vendute solo tv in grado di decodificare il segnale digitale. Già da gennaio 2008 le tv analogiche dovranno essere indicate con un cartello. Lo switch-off, cioè il passaggio dall'analogico al digitale, viene posticipato dal 2008 al 2012.
TAGLI EDITORIA: arriva un taglio dei contributi del 2% per i piccoli editori e del 12% per i grandi gruppi. E' prevista però una riduzione alle agevolazioni per le spedizioni postali: il taglio resta al 7% per le imprese con un importo annuo (in spedizioni) fino a 1 milione di euro, ma sale al 12% per le aziende editoriali che superano questa soglia.
CONTRATTI P.I: per l'anticipo dei contratti degli statali sono stati stanziati 500 milioni nel 2007.
COMMISSARIAMENTO REGIONI: per le Regioni inadempienti nel procedimento di verifica e monitoraggio dei piani di rientro del deficit sanitario è previsto il commissariamento. Tempi più stretti per chi vanta crediti sanitari nei confronti delle Regioni: si prescrivono in 5 anni dalla data in cui sono maturati.
Commenti